AGORÁ
Filosofia della Scienza

Pagine dedicate al Seminario Permanente
di Studi sulla Nuova Scienza

TEORIA ILLUMINANTE

É quella teoria di A. Einstein che ancora si muove nella mia mente…

La verità è così vicina quasi si può sfiorare ed ancora mi domando perché ogni riflesso preesistente svuota il mio cono di luce ascensionale.
Eppure la teoria A. Einstein della relatività mi induce a considerare la realtà in cui viviamo, e che i fisici devono studiare, come uno spazio a quattro dimensioni, dove la quarta dimensione è costituita dal tempo; e le quattro dimensioni non possono essere considerate separatamente.
Il concetto di movimento lo si intende come il movimento rispetto ad un’altra cosa, presa come punto di riferimento; quest’ultima però può esssere in movimento a sua volta.
Questo perchè lo spazio e il tempo sono relativi (teoria della relatività ristretta) perchè dipendono dalla presenza e dai valori dei campi gravitazionali che influenzano il sistema di coordinate (teoria relatività generalizzata).
Eppure se guardiamo il sole tramontare in direzione est riflesso in uno specchio di dimensioni superiori all’altezza media di un uomo, vedremo che la proiezione solare sarà diversa dalla proiezione che i nostri occhi riceveranno nel momento in cui il sole tramonta ad ovest (esperimento di conversione di coscienza subatomica).
Niente è uguale e tutto si modifica a causa del mutamento cosmico perpetuo, le forze gravitazionali non hanno una logica ben definita e possono cambiare a seconda dei mutamenti spazio temporali.
Non possiamo in una casistica speculativa cristallizzare delle verità che assumono energie in continua evoluzione e si rinnovano con una singolare sincronicità.
Non possiamo vivere una vita prettamente materialistica dove ricevere soltanto certezze prodotte artificialmente da energie rinnovabili nello stesso modo in cui noi ci proiettiamo illusoriamente nella materia fisica traendone in proiezione un prodotto clonato e  sinergico.
Esistono corpi eterei i quali si muovono e si alimentano di energia propria, questa energia che io definirei energia di substrato-protonico semplice o elementare che conduce la sua elettrostaticità in bivalenza con l’energia gravitazionale e i campi elettromagnetici del nostro pianeta.
Questo perchè il substrato protonico assume carattere di conducibilità a campi bipolari a reazione nucleare subatomica.
Il pensiero occidentale di ricerca scientifica uccide la mente dell’uomo e le sue potenzialità cognitive. Questo perchè solo la scienza razionalizzatrice non può avvalersi di ciò che è necessariamente parte dell’infinito, quindi del cosmo e quindi parte della creazione divina.
Visto che molti degli studi di fisica nucleare alla ricerca della scoperta scientifica sono ancora incomprensibili ed inavvicinabili all’uomo nelle sue astrazioni in continua evoluzione.
Nella sincronicità di C. G. Jung troviamo l’esattezza e la rivoluzionaria scoperta di una cadenza lineare e nello stesso tempo irrazionale di verità sinergiche che si esplicano tra l’osservatore e l’osservato.
Jung ha descritto 3 tipi di sincronicità: nel primo vi è coincidenza tra contenuto psichico ed un evento esterno; nel secondo vi è un sogno o una visione che coincide con un evento distante nello spazio. Nel terzo, una persona ha un sogno o una visione di qualcosa che deve avvenire e che poi, di fatto, si verifica.
La mia personale osservazione e riflessione dice: “Non vi è luogo o spazio temporale dove un evento che si verifica non venga modificato e tradotto dalla mente dell’uomo”.
Producendo in questi uno stato di osservazione del tutto personale e strutturale secondo concetti diversi fra loro ma polivalenti all’interno del sistema generante.
Una conducibilità di trasmissione per il ricevente del tutto surreale nel momento in cui si verifica l’evento, ed irrimediabilmente incomprensibile sui piani fisici e psichici nella mente del ricevente perchè inconsapevole dell’atto generativo.
Ma la fisica atomica ci porta verso una visione del reale molto vicina alla visione dei mistici orientali, perchè i fenomeni sincronistici non sembrano più così oscuri dal momento che la sinergia che c’è fra spazio e tempo formano un continuum, in quanto materia ed energia sono intercambiabili, osservatore ed osservato interagiscono e si fondono in un unico prodotto reattivo.
Il prodotto reattivo è l’unica esplicazione e generazione che può produrre l’uomo sia in natura che in fisica quantistica.
La differenza sta nel capire i salti quantici i quali sono il prodotto sottostante la realtà catalizzatrice dell’uomo sulla terra.
Non si può trasformare nulla e collidere la materia se prima non si conosce la trasmissione di un “quanto generativo” il solo riconducibile alla scienza prima.
Ogni salto quantico produce una mappa di codici assestanti questo perchè la gravitazionalità che esiste tra tempo e spazio viene convertita in energia subatomica intermedia, producendo un alterazione dello stato di coscienza.
La collisione che esiste tra due salti quantici è paragonabile alla scissione di un atomo intergalattico il quale per sua continua trasformazione emana una costante radiante a forma conica dalla quale interagiscono altri sistemi sottoatomici in stretta connesione con gli atomi quantici strutturali (visibili come energia blu radiante).
Questo perché nel campo astratto della fisica quantistica non esiste la parola «realtà». 
La realtà quella che vediamo è il prodotto della nostra mente ovvero il prodotto delle nostre azioni o campi di forza in costante mutazione e stimolazione.
Lo shock termico della mesosfera ha la capacità di sollecitare le particelle atomiche ed irradiarle con una pressione atmosferica tale che per mezzo della combustione dei gas atmosferici vengono  prodotte in energia alternativa che vanno a strutturare un meccanismo di riproducibilità detto di implosione atomica capace di generare e di rigenerare tutto il sistema terrestre.
In questo stato termico possono verificarsi dei buchi bianchi i quali se in parallelo con la vibrazione  degli assi terrestri la proiezione del sole e la gravitazione lunare può produrre effetti di invisibilità della materia fino alla completa scomparsa degli atomi e quindi la materia può rimanere assente e gravitazionare per diversi secondi sulla lunghezza delle onde di luce quindi invisibile all’occhio umano.
Lo spostamento vibrazionale dell’asse terrestre avviene per mezzo della forza di gravità e dall’urto delle onde di luce con i protoni denuclearizzati privi di massa composta quindi non riproducibili con gli strumenti che la scienza oggi ci offre.
Noi dobbiamo renderci conto che non potremmo mai ricostituire o creare un ordine artificiale della particella che ha creato l’universo, perchè le nostre forze e conoscenze sono rese prive di trasmissione in quanto la gravitazione terrestre rende deficitari tutti gli sforzi che l’uomo insistentemente cerca di mettere in atto per riprodurre il meccanismo della creazione (Big Bang).
Secondo il modello del Big Bang, l'Universo ebbe origine con un' "esplosione", che riempì tutto lo spazio, a partire da un punto materiale. Dopo questo momento ogni particella cominciò ad allontanarsi velocemente da ogni altra particella. Nei suoi primi attimi l'Universo si può considerare come un gas caldissimo di particelle elementari in rapida espansione.
Esistono delle leggi in fisica che in verità poi non sono neanche delle vere e proprie leggi, ma delle  proiezioni di luce, perchè noi stessi siamo la proiezione di luce in mondi paralleli e coincidenti nel mistero dell’universo.

Ovvero la scienza non può muovere la materia della creazione se questa è costretta a muoversi in mondi quattro volte superiori la massa e la gravitazione dello stesso pianeta terra.
Possiamo immergerci nel fluido astrale e compiere dei piccoli salti quantici ma non possiamo ricostituire la materia o clonare un atomo che poi nella ciclicità evolutiva non divenga il sistema di distruzione degli interi atomi che compongono tutta la materia riprodotta.
La dispersione degli atomi nel momento in cui si raggiunge il quanto o salto di quanto nel sistema cellulare comporta una compromissione cellulare della materia fino alla completa disintegrazione della stessa se non si osservano delle procedure di stabilizzazione subatomica.

La volontà e la sete di conoscenza del sapere universale di un ricercatore o scienziato che sia.....
risiede nella verità che vive in lui da sempre ed in lui si manifesta sottoforma di ricerca incondizionata ed illuminante per tutta l’umanità.
La mia più grande ammirazione al Premio Nobel della fisica A. Einstein a lui dedico questo mio lavoro nella speranza possa essere una delle tante vie di ricerca a sostegno della verità.

                                                                                            

                                                                                      
Alessandra Fais
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KARMA  ATOMICO

La concentrazione degli atomi nascenti e la continua contrapposizione del flusso energetico quantico ci porta ad una visione in costante mutamento “cosmogenetico” attivo.
Il quale cosmogene fissando il ricordo molecolare, nel momento della radiazione solare, imprime un riflesso genetico nella fissazione del raggio radioattivo.
La morte lascia nel corpo (materia) un’espressione di forze gravitazionali nei processi di ascensione pre e post-morte.
La luce emessa da un corpo in fase di ascensione verso dimensioni radianti diverse fra loro producono un cambiamento di calore e di campi elettromagnetici.
La spirale del DNA assume in un corpo in fase di trapasso, ed appena dopo, una sollecitazione degli atomi di luce che in gravitazione ascensionale  riceve uno shock termico radioattivo.
E la struttura del DNA cambia irrimediabilmente la sua forma, dimensione, colore riducendosi notevolmente.


(Varie forme del DNA)

Ogni individuo ha nel suo DNA un karma radioattivo eterno dal quale può ricevere e ritrasmettere una nuova struttura di campi elettromagnetici.
Il ricordo di questo distacco o trapasso radioattivo molecolare nel momento in cui si verifica, lascia in termogenia un legame o mappa di riconoscimento nel sistema neuro-molecolare  per millenni.
E’ presente una forza a noi sconosciuta nell’emissione solare e nei campi di luce (cromotermia) una radiazione invisibile ai nostri occhi ma che viene fissata nella materia sottoforma di processo radioattivo. Possiamo prendere ad esempio la famosa Sindone e prendere anche in considerazione l’incredibile ipotesi che il meccanismo che abbia potuto produrre un effetto termico-radioattivo di trasmissione molecolare sia proprio questo.
E’ di fondamentale eccezionalità il fatto che un corpo possa nel momento del trapasso ascensionale produrre luce da una fonte a noi ancora sconosciuta che potremmo chiamare  <<raggio di fissazione molecolare di trapasso>>.
Questa è la corretta espressione del raggio radiante invisibile ai nostri occhi ma radioattivo dentro e fuori la materia.
Questa teoria lascia visibile traccia della sua presenza nel momento in cui gli atomi e le molecole subiscono dei mutamenti elettromagnetici dovuti a delle sollecitazioni costanti fra loro in continua intermittenza.

Gli stessi campi o raggi d’azione hanno frequenze di luce e di vibrazione sonora nel momento del distacco, e sono tali da inglobare il substrato della materia in più corpi di luce.
La reincarnazione di fissazione molecolare non è altro che questo processo nel quale gravitano altri microprocessi a noi invisibili ma in costante sviluppo.
Lo stesso nostro pianeta Terra conosce le fasi di rinnovamento di termogenesi infatti la produzione di buchi neri e buchi bianchi sono l’espressione di questa rigenerazione di sistema tutta in autonomia.
Infatti i cosiddetti quanti solari capaci di distruggere e rigenerare l’intero sistema solare interagiscono nel loro sistema di sonno-veglia.
Tanta sarà l’energia termogenetica prodotta e tante più saranno le energie protoniche e subatomiche che daranno vita alla distruzione molecolare dell’intero sistema solare.
L’energia che poi si manifesta nei protoni attivi dai quali fuoriescono dei quanti direzionali hanno sistemi spazio temporali e si muovono a seconda della dimensione del prodotto scatenante entrato in competizione nel sistema cosmico.
Infatti la quantità di C14 presente in un corpo è variabile in proporzione a diversi fattori di trasmissibilità solare radioattiva.
Conoscendo la quantità di C14 presente in un organismo al momento della morte il tempo del suo decadimento (dopo 5000 anni dalla morte, la quantità di C14 si riduce alla metà), e misurando quel che ne rimane, si può stabilire quando quell’organismo è morto, dunque a quale epoca risale.
Questo procedimento è relativamente valido in quanto la radiazione di cui parlavo prima può modificarne i processi di fissazione radioattiva.
Il metodo presuppone che la quantità dell’isotopo C14 presente in atmosfera si mantenga costante, o almeno che lo sia negli ultimi 50 mila anni.

Questo ci fà anche capire perchè in un individuo che ha vita breve il suo C14 nel momento del trapasso avrà una frequenza di trasmisione nettamente inferiore a quello di un individuo vissuto più a lungo e quindi con informazioni genetiche più evolute.
Atomi-uomo più evoluti, oltre a essere centri di Vita, irradiano, e diventano radioattivi e magnetici, influenzando altre forme, così come avviene alle sostanze radioattive.
La materia si sviluppa ed evolve non solo biologicamente ma anche spiritualmente ecco perchè nella mistica orientale dei Guru indiani possiamo osservare come la struttura genetica molecolare sia diversa dalla normale struttura di un individuo comune e come questa reagisca a stimoli esterni differenti.
La mistica orientale è madre rivelatrice di questo processo tra fisica e metafisica e si impone sempre più prepotentemente in questi ultimi anni di storia volti verso la nuova “Era” che sarà piena di cambiamenti  per l’intero cosmo.
Esiste uno spirito o atomo intelligente che è invisibile ai nostri occhi ed agisce in maniera del tutto autonoma, libero da ogni legge fisica o pensiero filosofico umano.
Dio, pur essendo dappertutto, non è in nessun luogo egli è al di sopra di tutte le cose, pur essendo il Creatore. Solo così riusciamo rettamente a parlare a Dio e a salvaguardare la sua peculiarità.

"Dio è la Causa di tutti gli esseri, senza che egli sia nessuno di questi per il fatto che è separato da tutti in modo soprasostaniziale"(DN I 5,93e).

“Chi è pervenuto a vera conoscenza è perché ha saputo cogliere il frutto senza venderlo”.

Alessandra Fais
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BOSONE: L’OCCHIO DI DIO

Il Bosone di Higgs la particella dove tutto ebbe inizio.....
Dove la razionalità dell’uomo disgiunge ogni forma di pensiero per sopravvivere ad una verità che poi non è altro che fluorescenza di campi elettromagnetici provenienti da forze superiori incomprensibili da razionalizzare.
Lo spin di ogni bosone che viene in attrito con le masse gravitazionali dell’universo accellerano la spinta dei salti quantici, ricostituendo per intero la struttura di un atomo che viaggia alla velocità solare, la stessa velocità pari a quella di miliardi di fotoni in attrito. Esiste uno spin nel quark di un bosone elementare cioè ancora non evoluto che si compone di altri sottobosoni ricostituiti con poli diversi sia positivi che negativi i quali durante la collisione elettromagnetica  solare generano delle particelle sovraeccitate ricche di energia nucleare fotonica. Queste sono più piccole di un atomo e si alimentano nella gravitazione da campi elettromagnetici  producendo un’accellerazione fotonica pari a tremilioni di volte la radiazione solare.
Il buio nero del cosmo infinito non è altro che un canale ascensionale di direzione atomica che non è mai fermo ma in costante generazione e spostamento direzionale. E’ come un grande aspiratore direzionale che assorbe la gravitazione verso nuovi ed infiniti spazi temporali. Noi non siamo sempre nella stessa galassia, ma gravitiamo in più galassie a noi sconosciute senza rendercene conto. Il pianeta riflette una luce invisibile ai nostri occhi che chiameremo “rifrazione di campi fotonici invisibili”.
Il magnetismo quantico viene prodotto dalla profonda oscurità della materia cosmica, mentre il nero cosmico stellare ha una frequenza di onde pari alla frequenza del suono galattico.
Il Bosone è nato da una musicalità universale a noi sconosciuta, in esso coesistono più sistemi dai quali si alimentano livelli energetici diversi tra loro ma in costante competizione con il sistema solare.
La dimensione in cui può esistere il Bosone e coesistere con le altre energie di rifrazione gamma-fotonica diverse fra loro è data da una dimensione ascensionale in diverse galassie e in diverse scale del sistema protomagnetico.
“Questo rende difficile all’uomo studiare e comprendere la logica di questo atomo intelligente”.

 

Cioè le diverse galassie alcune delle quali a noi sconosciute creano degli atomi reagenti in continua sincronicità e questa alternanza di flussi elettromagnetici che gravitano intorno al sistema solare provocano una sensibilizzazione del nucleo fissante.
Le galassie sono degli enormi contenitori di stelle, il cui diametro può esere di centinaia di migliaia di anni luce, che come delle vere e proprie isole nell’universo si trovano situate nello spazio a distanze enormi (miliardi di anni luce) le une dalle altre.
A separarle solo l’immensa quantità di  pulviscolo intergalattico e materiale interstellare estremamente rarefatto.
La nascita delle galassie è ancora avvolta nel mistero, ma sembra che esse traggano la loro origine per l’aggregazione della materia primordiale che, centinaia di milioni di anni dopo il Big-Bang, iniziò ad addensarsi in grandi nubi, le quali, a causa delle immense forze gravitazionali, cominciarono il loro “walzer della vita” contraendosi e ruotando attorno a se stesse dando origine così facendo alle “Protogalassie”.
E’ proprio questo che ha condizionato le diverse velocità di rotazione condizionando anche le diverse forme finali di ciascuna delle galassie attuali.

Tra le tante costellazioni in competizione troviamo: Cassiopea questa galassia trasmette le sue informazioni secondo lo spostamento cosmico tra galassie, cioè assume un corpo nebuloso che varia di intensità, gravitazione, e colore secondo la frequenza elettromagnetica del periodo astronomico in cui si manifesta la gravitazione solare, infatti può assumere una forma di M oppure di W a seconda delle stagioni del nostro pianeta.
Ma non è per il cambio delle stagioni che si manifestano questi eventi. Tutto ciņ č dovuto alla gravitazione planetaria tra più galassie, le quali subiscono delle trasformazioni di gas e di protoni che si muovono intorno ai bosoni di quanto direzionale (BQD).

E’ molto interessante studiare e capire il sistema di rigenerazione delle galassie e come queste racchiudano un sistema a catena di collegamento astrale riconducibile al sistema elettromagnetico di tutto il sistema solare.
Il nero cosmico ha una frequenza di onde fotoniche pari a quelle del suono nucleare (Cimatica).
E quindi il nero cosmico è l’insieme di fotoni e suoni che vengono stimolati dall’irradiazione dei gas dello spazio (ionizzazione dei raggi gamma). Da questi ebbe inizio la vita nel sistema solare.
Noi siamo materia stellare proveniente dal sistema solare, la nostra materia generata da altri sistemi solari a noi sconosciuti ritornano per canalizzazione dell’atomo intelligente cioè all’origine del sistema solare Uno. Mantenendo una mappa genetica costante con evoluzione intergalattica di frequenze Alfa-Theta-Gamma. Le stesse le ritroviamo nel sistema cerebrale dell’uomo.

“In principio era il Verbo” dice il vangelo di Giovanni nella Bibbia ed in sanscrito e' scritto nel “Nada Brahama”=
“Il mondo è suono” -   Straordinaria l'assonanza fra la parola latina "verbum" (verbo) e la vibrazione...

Siamo nati da una musicalità universale, si perchè gli atomi hanno un unico linguaggio musicale che viene alimentato da vibrazioni che danno vita ad un insieme di particelle derivanti il Bosone.
Queste particelle sono del tutto autonome tra loro ed in costante rigenerazione con l’universo che le sovrasta e le racchiude.
La carica di un Bosone di 0,0005 al quanto gravitazionale la massa, diviso per la carica elettromagnetica dei fotoni, genera una propulsione di atomi che gravitano ad una accellerazione spazio-temporale pari ad una scomposizione e ricomposizione di infiniti atomi al NaNo2.
L’attrito di fotoni e protoni in sinergia molecolare quantica nel momento preciso l’impatto daranno vita ad altri fotoni combinando un assorbanza di energia la quale li renderà eterni nello spazio universale.
Un fotone è vero che non può morire perchè privo di massa.... ma se non stimolato dalle energie cosmiche in ordine costante e crescente diviene buio astrale gravitando come zero cosmico nei salti quantici.

 

L’Energia Orgonica
La teoria di Reich afferma che esisterebbe un’energia, una forza vitale primordiale che è isotropa, costante e diffusa in tutta l’atmosfera terrestre e da lui battezzata per l’appunto Orgonica. Tale forza vitale comporrebbe un’unità elementare, la particella orgonica libera nell’atmosfera, diversa da quella elettrica, per via della sua assenza di bipolarità e per i modi di trasmettersi a un essere umano. Negli appunti lasciati da Reich ai suoi collaboratori si legge che l’energia Orgonica sarebbe capace di rivitalizzare anche particelle inorganiche che, nel corso degli esperimenti, portate a un processo termico di incandescenza e immerse subito dopo in una soluzione nutritiva, sembravano trasformarsi o comportarsi come cellule viventi. Reich battezzò questi precipitati energetici Bioni. Da qui si sviluppò un’ulteriore teoria che coinvolse nelle ricerche dello psicoanalista anche la ricerca degli esseri superiori cioè gli “Esseri di Luce”.

Alessandra Fais

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